IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ger 16,19-21; Sal 15; Zc 10,6-9; Mt 21,18-22

GIOVEDÌ 13 DICEMBRE

Dice Gesù: “Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest’albero, ma, anche se direte a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, ciò avverrà”. Diviene allora necessario chiedersi: cosa è la fede? Quando si parla con fede? Quando si prega con fede? Vi sono altre Parole di Gesù che possono aiutarci.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò (Gv 14,12-14). Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri (Gv 15,7-17). In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena (Gv 16,23-24).

Vi è una fede che precede e una fede che segue. Senza la fede che precede mai potrà esistere la fede che segue. Qual è la fede che precede e quale quella che segue? Cristo Gesù parla a noi. Noi lo ascoltiamo. Obbediamo ad ogni sua Parola. Facciamo la sua volontà. Siamo in mezzo ai nostri fratelli luce della sua luce, verità della sua verità, Vangelo del suo Vangelo, amore del suo amore, santità della sua santità, vita della sua vita. Noi abitiamo in Lui. Lui abita in noi con l’onnipotenza creatrice del Padre e con lo Spirito Santo Datore della vita. Questa fede precedente, che è purissima obbedienza ad ogni Parola di Gesù, è il fondamento sul quale si innalza la fede che segue. Qual è la fede che segue? Noi diciamo una parola alle cose e queste ci obbediscono. Noi ascoltiamo la Parola di Cristo, il Padre e lo Spirito Santo, per Cristo, ascoltano la nostra parola e le danno compimento. Ma se non siamo in Cristo, perché non dimoriamo nella sua Parola, il Padre e il Figlio non ascoltano la nostra Parola ed essa è parola vana, inutile. Nulla produce né nello spirito né nella materia. Parliamo semplicemente al vento. Nessun segno della nostra verità è dato al mondo, perché noi non siamo nella verità. Dio ascolta chi ascolta il Figlio suo.

La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. Vedendo un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: «Mai più in eterno nasca un frutto da te!». E subito il fico seccò. Vedendo ciò, i discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai l’albero di fichi è seccato in un istante?». Rispose loro Gesù: «In verità io vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest’albero, ma, anche se direte a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete».

La missione evangelizzatrice necessita dell’una e dell’altra fede. Se però manca la prima, sempre mancherà la seconda, e la missione non produrrà alcun frutto. Manca la nostra dimora nella Parola di Cristo Signore. Cristo Gesù, Parola, Missionario devono essere una cosa sola. Tutto però si compie nella Parola. Se il missionario esce dalla Parola, esce da Cristo. Da solo, senza Cristo, lui nulla potrà fare. È anche senza il Padre e lo Spirito Santo. Quando si è nella Parola, lo Spirito del Signore trasforma la parola del missionario in parola di vita. A lui basta solo dirla. Lo Spirito la fa sua.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci una cosa sola con Cristo Gesù e la sua Parola. 

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