L’anno duemilaventiquattro, il giorno 14 del mese di ottobre, alle ore 21.00, presso la Casa prepositurale, previa convocazione inviata per via telematica in data 7 ottobre (ALL. “A”), si è svolta la terza seduta del nuovo Consiglio Pastorale della Comunità “Maria SS. Regina dei Martiri” nominato per il quadriennio 2024-2028.
Risultano presenti:
Don Carlo (Presidente), don Andrea e don Guido;
Lerico Antonia (Membro della Diaconia);
Casiraghi Maurizio (Presidente Azione Cattolica);
Merli Giorgio (Segretario);
Biffi Elena, Bove Simone, Brivio Ambrogio, Camozzi Anna, Casiraghi Veronica, Locorotondo Gioele, Maggioni Maria Antonia, Maggioni Paolo, Marzolla Marco, Riva Beatrice, Riva Federico, Rovelli Veronica, Salari Lorenzo, Scaccabarozzi Carlo Scaccabarozzi Francesca, Spreafico Sandra e Zampirolo Elisabetta.
Risulta assente giustificata : Cereda Michela
I percorsi di Iniziazione cristiana e le scelte compiute in questi anni vengono presentate con l’ausilio della seguente slide.
Viene manifestata qualche perplessità in ordine alla sospensione degli incontri di Catechesi nei periodi di Avvento e Quaresima domandandosi quanto le famiglie siano state preparate a questa novità e se non fosse possibile proporre entrambi gli appuntamenti. Viene evidenziato peraltro come il trend consolidatosi lo scorso anno
evidenziasse una presenza massiccia dei ragazzi agli incontri di Catechesi a fronte di una scarsissima partecipazione alla Messa: questa proposta, che coinvolge i genitori che dovrebbero farsi carico di partecipare alla Messa insieme ai figli,si pone anche l’obiettivo di riabituare alla partecipazione alla celebrazione domenicale la fascia degli adulti dai 30 ai 50 anni.
Una seconda osservazione riguarda il venir meno in questi periodi di opportunità per i ragazzi di ritrovarsi e stare insieme: a questo proposito viene sottolineato che viene comunque lasciata alle Catechiste la possibilità di riunire i ragazzi nei giorni stabiliti per la Catechesi organizzando iniziative parallele.
Un’ultima perplessità riguarda le modalità di verifica dei risultati della proposta.
Riguardo ai percorsi educativi della fascia giovanile viene distribuito letto un documento che viene allegato al presente verbale. (ALL. “B”).
A commento viene evidenziata la scarsa attenzioni dei genitori alle proposte di Pastorale Giovanile caratterizzate da un indubbio spessore qualitativo.
Vengono sollevate perplessità in ordine alla preparazione e ad alcuni atteggiamenti discutibili degli educatori dell’Oratorio estivo, con particolare riferimento all’esperienza di Maresso. Si osserva come nell’ambito delle attività legate all’esperienza dell’Oratorio estivo debba prevalere la tutela dei minori che vengono affidati alle cure dei Responsabili dell’Oratorio e in subordine lo sfruttamento di questa preziosa opportunità per aggregare adolescenti e giovani in difficoltà.
Un Consigliere interviene contestando l’affermazione contenuta nel documento in riferimento alla “ presenza di “sottogruppi” che difficilmente crea apertura e unità, portando così alcuni educatori a vivere con sfiducia questa opportunità di unione e servizio comune” ritenendola specificamente riferita ad una situazione riguardante l’Oratorio di Maresso e totalmente priva di fondamento. Nell’intervento si sottolinea come questa accusa sia già stata formulata più volte negli ultimi anni e si chiede di evitarne la reiterazione in futuro.
Le proposte di formazione per gli adulti vengono presentate con l’ausilio della seguente slide.
Vista la scarsa partecipazione agli incontri di Catechesi programmati il III venerdì del mese a Missaglia alle 20.30 si annuncia lo spostamento dell’incontro alla sera della domenica, dopo la S. Messa vespertina delle ore 18.00.
In riferimento alla “Scuola di preghiera” appena conclusasi, giudicata un’esperienza molto positiva, si osserva che una più capillare pubblicizzazione dell’iniziativa, estesa anche a chi non frequenta abitualmente le Chiese della Comunità, avrebbe forse favorito una maggiore partecipazione.
Riguardo alla tradizionale iniziativa di solidarietà del Tempo di Avvento attraverso i “Salvadanai della carità” si propone di destinare il ricavato all’iniziativa “Brasile: una luce per Macapaba” proposta dalla Caritas Ambrosiana.
Un’ultima importante comunicazione riguarda la tradizionale Benedizione delle famiglie. Parte della visita natalizia verrà fatta quest’anno in via sperimentale alla sera intorno alle 20.30, coinvolgento interi condomini o zone particolarmente definite nelle quali, in occasione della visita del 2022, erano state riscontrate poche presenze. Questo dovrebbe consentire di intercettare le famiglie che hanno orari di lavoro complicati.
Tra le “varie ed eventuali” un Consigliere evidenzia la mancata programmazione della S. Messa delle ore 10.00 e della S. Messa serale in cimitero il lunedì successivo alla Festa della Madonna del Rosario a Maresso e chiede un maggior rispetto per le tradizioni locali.
Non essendoci altri argomenti da discutere la seduta viene chiusa alle ore 22.45.
ALL. “B”
ALCUNI PUNTI NODALI SULLA PASTORALE GIOVANILE
NELLA CP “MARIA SS. REGINA DEI MARTIRI” IN MISSAGLIA, MARESSO, LOMANIGA
1. Descrizione di come è strutturata la Pastorale giovanile.
Nel territorio della nostra Comunità Pastorale sono presenti due Oratori: S. Giuseppe in Missaglia (via Roma 1) e S. Domenico Savio in Maresso (via Milano 1). Negli ultimi anni si è cercato di creare un’unità di proposta nei due Oratori, provando a mantenere le particolarità di ogni “luogo”, ma tendendo sempre più a costituire “un Oratorio con due cortili”. La proposta oratoriana è una, con due ambienti/luoghi vissuti.
Esiste un’unica equipe di PG, composta da educatori dei ragazzi preAdolescenti (preAdo) che frequentano la scuola secondaria di primo grado, e da educatori dei ragazzi Adolescenti (Ado) che frequentano la scuola secondaria di secondo grado. Dall’anno pastorale 2024/25 è stata unificata la proposta che prima vedeva i 18/19enni uniti al gruppo Giovani, mentre ora seguendo anche le indicazioni della PG diocesana, creano un tutt’uno col gruppo Ado.
L’equipe di PG è completata dalla presenza di Chiara che coordina con dAndrea le attività degli Educatori e del gruppo Giovani.
Esiste poi il gruppo Giovani, composto da ragazzi che sono in età universitaria, e non corrisponde all’equipe degli educatori.
I gruppi preAdo e Ado, normalmente si incontrano il venerdì, alle 20.00 i preAdo e alle 21.00 gli Ado, a mesi alterni negli Oratori di Missaglia e di Maresso. Gli incontri sono settimanali, vivendo un incontro al mese in modo più esteso: S. Messa delle 18.00, cena insieme, serata e conclusione con 15 minuti di Adorazione Eucaristica.
Abitualmente i preAdo sono divisi in annate, mentre gli Ado rimangono nello stesso gruppo.
Se vogliamo “cadere” nei termini statistici, possiamo constatare che l’iscrizione e la frequenza al gruppo preAdo si attesta attorno al 40-50% rispetto al numero di coloro che hanno ricevuto il sacramento “dell’arrivederci” della Confermazione. Una percentuale molto alta rispetto alla media della diocesi che si attesta attorno al 20-25%.
Il gruppo Adolescenti invece vede praticamente una totale adesione in continuità rispetto a chi giunge al gruppo preAdo 3 (terza media). É molto alta negli ultimi anni la disponibilità degli adolescenti per il servizio durante l’Oratorio Estivo (104 adesioni nell’estate 2024); di questi però solo il 20-25% partecipano al cammino di catechesi durante l’anno.
Gli educatori dei gruppi preAdo e Ado normalmente provano a proporre nel cammino di formazione ciò che propone la PG/FOM diocesana; quest’anno invece ci si concentrerà sul tema giubilare della speranza, proponendo anche due progetti unici e singolari: TeenSTAR per i preAdo e TUTTI noi: NOI per tutti per gli Ado.
Per il gruppo Giovani dAndrea propone un itinerario che segue le indicazioni della PG diocesana (Pane, Parola, Poveri), riducendo da quest’anno il numero di incontri mensili: da tre fino all’anno scorso (incontro formativo, lectio, adorazione&confessioni) con aggiunta la possibilità di adorazione settimanale, a due (incontro e adorazione&confessioni). La frequenza al gruppo Giovani è molto altalenante, malgrado i vari tentativi di andare incontro alle varie richieste e necessità dei fruitori (!).
Oltre alla proposta della CP, per la PG si è provato ad allargare lo sguardo ad ambiti decanali e diocesani, con scarsissimi risultati. Non tanto per la partecipazione dei ragazzi preAdo e Ado, quanto per il coinvolgimento degli educatori. Questo ha portato alla scelta di ridurre le opportunità extra orario del venerdì per i nostri ragazzi, vincolate alla disponibilità e presenza di dAndrea.
Anche la frequenza agli eventi di zona o diocesani per i giovani è pressochè nulla: quest’anno Chiara e dAndrea hanno fornito la lista di 17 apportunità (diverse per tipo, proposta, frequenza, giorno) oltre a quella di CP, ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro di adesione.
2. Ambiti di confronto costante e di coordinamento delle attività di pastorale.
Dalla primavera 2022 dAndrea ha voluto farsi affiancare da un gruppo, poi chiamato “Consulta di Emmaus” composto da 7 giovani educatori scelti che con Chiara potessero dare una mano nel coordinamento delle attività propriamente educative del nostro Oratorio. Dopo un’anno il gruppo si è completato con la presenza di altre figure adulte che volontariamente si sono aggiunte. Oggi la Consulta di Emmaus è composta da 18 membri oltre a dAndrea: Chiara Comi, Daniela Casiraghi, Elena Rovelli, Elisabetta Morandi, Federico Riva, Francesca Nino, Gioele Locorotondo, Gisella Grippo, Lorenzo Salari, Lucia Morandi, Marco Marzolla, Marina Colombo, Matteo Comi, Michela Cereda, Michela Frigerio, Nadia Orlando, Paola Galbusera, Wilma Minini.
Tendenzialmente si incontra 4 volte in un anno. Non è un Consiglio dell’Oratorio in cui si decidono le attività da mettere in calendario nell’Anno Oratorio, piuttosto un luogo di confronto utile a dAndrea e agli educatori per proporre e verificare le esperienze educative che qualifichino anche in un certo modo le attività oratoriane (p.e. non ci si confronta sull’organizzazione della festa dell’Oratorio, ma su cosa “puntare” dal punto di vista educativo per un dato gruppo).
Non esiste oggi un chiaro e costante confronto in ambito decanale. Anche se formalmente esiste un’equipe educatori di decanato, questa non viene considerata dagli educatori.
Anche a livello diocesano è “faticosa” la partecipazione degli educatori alle iniziative diocesane, sia di formazione che di confronto.
L’equipe educatori di CP prova ad incontrarsi 2 o 3 volte in un anno per verificare il cammino fatto e programmare quello futuro.
Negli ultimi anni sono stati proposti dei momenti formativi propri per gli educatori che però non han portato frutto; sono state proposte le attività di formazione zonali e diocesane ma non sono state frequentate. Ci si “accontenta” che gli educatori frequentino con costanza la S. Messa domenicale e il gruppo giovani…
3. Su cosa si è puntato in questi ultimi anni? Quali mete si stanno perseguendo? Cosa è stato fatto in questi anni e cosa è ancora da fare.
In questi ultimi anni si è puntato a coordinare le attività creando un’unità nella CP che prima del 2020 non era molto chiara.
Questo ha portato a delle scelte dal punto di vista logistico e anche di formazione, provando inserire la PG della CP nel mondo della CP diocesana almeno in termini di proposte di cammini.
Si è tentato di creare un gruppo coeso e unito degli educatori, ma è ancora un obiettivo da perseguire e sul quale lavorare. La presenza di “sottogruppi” difficilmente crea apertura e unità, portando così alcuni educatori a vivere con sfiducia questa opportunità di unione e servizio comune.
A tratti manca anche quella disponibilità propria dell’essere “presi a servizio”... Intendendo il proprio ruolo nella comunità come uno “status” inscalfibile.
4. Difficoltà affrontate e frutti raccolti.
Con serenità posso affermare che l’impianto strutturale della PG attuale è molto buono e anche apprezzato, invidiato a livello di decanato, di zona e anche diocesano. Il tentativo è sempre quello di dare sempre più qualità educativa di impronta cristiana nei cammini. E in questo la formazione dell’equipe educatori è fondamentale.
Credo che la prima difficoltà da affrontare sia quella di saper superare alcune dinamiche relazionali perché si giunga all’idea di servizio propriamente detto.
È almeno “strano” che i ragazzi vedano i loro educatori solo il venerdì sera e forse in altre sporadiche occasioni. È almeno “strano” che sia solo il don a dover accompagnare quei ragazzi che hanno il coraggio di affacciarsi al mondo della PG diocesana o alle esperienze estive.
La scusa che “comunemente” sento da parte degli educatori è che non hanno avuto degli esempi prima di loro. Negli ultimi anni ho chiesto a Chiara di darmi una mano nell’accompagnamento degli educatori,
per provare a rompere alcune dinamiche; ma con franchezza occorre dire che dopo questo tempo frutti in questo senso non ci sono stati. Permane una certa convinzione che l’essere educatore sia relegato alla propria idea, senza dar spazio di evadere i confini che ci si è creati, fino a giungere ad ascoltare certe "proposte di servizio” che suonano tipo “continuiamo a fare gli educatori solo se rimaniamo noi educatori insieme nel gruppo che vogliamo noi”, strozzando così l’inserimento di altre figure nuove che potrebbero iniziare il loro servizio.