IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ger 3,6a; 5,25-31; Sal 102; Zc 6,9-15; Mt 15,1-9

MARTEDÌ 4 DICEMBRE

Il Signore, prima di introdurre il suo popolo nella Terra Promessa, gli ha dato un comando ben preciso: fermarsi all’osservanza della Legge, che sono i Dieci Comandamenti, senza nulla aggiungere e nulla togliere. La Legge andava vissuta mettendovi cuore, mente, anima, forza. Tutto l’uomo doveva manifestare piena obbedienza in modo visibile e non solo invisibile, in pubblico e non solo in privato. Tutte le nazioni della terra dovevano rimanere senza fiato dinanzi alla sapienza di Israele.

Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo (Dt 4,1-2). Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (Dt 6,1-9).

Lungo la storia il popolo abbandonò la Legge del Signore e a poco a poco la sostituì con precetti frutto di mente umana. Sempre i profeti hanno gridato contro un culto senza obbedienza alla Parola del Signore. Al tempo di Gesù la condizione religiosa del popolo era veramente miserevole. I precetti dell’uomo avevano sostituito la volontà di Dio e le aggiunte ai suoi Comandamenti rendevano odiosa la Legge del Signore. Da Legge leggera e soave era divenuta legge invivibile. L’uomo era privato della sua libertà interiore ed esteriore. Ogni momento veniva imprigionato in una particolare tradizione degli uomini. Ma sempre questo accade quando si sostituisce la volontà di Dio con la volontà dell’uomo. Vi è però infinita differenza tra la volontà del Creatore dell’uomo e quella della sua creatura. La volontà di Dio è governata dalla sua eterna Sapienza e Intelligenza. Quella dell’uomo è imprigionata nella sua stoltezza e insipienza. Quando si trasgrediscono i Comandamenti di Dio l’uomo perde ogni sapienza. Perché la casa della sapienza e dell’intelligenza sono i Precetti del Signore.

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini».

Il rischio e il pericolo di passare dalla Legge del Signore alla tradizione degli uomini non era solo per ieri. È anche per oggi e sempre. Oggi non stiamo noi sostituendo la Legge del Signore, il Vangelo di Cristo Gesù con qualche atto di pietà o commiserazione verso l’uomo? Ma può un pezzo di pane dato ad un povero darci la licenza di trasgredire ogni Comandamento? Può il rispetto verso l’uomo cancellare Cristo Gesù nel suo mistero eterno di unico e solo Mediatore tra Dio e la sua creazione? Può il desiderio di accoglienza sacrificare la verità dei Sacramenti, nei quali è la verità di Cristo e della Chiesa, del Padre e dello Spirito Santo e di ogni uomo?

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che rimaniamo sempre fedeli alla Legge del Signore. 

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