IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ger 3,6a; 5,15-19; Sal 101; Zc 3,6.8-10; Mt 13,53-58

LUNEDÌ 3 DICEMBRE

Se si guarda Gesù secondo gli occhi della carne, si vedrà solo un umile uomo. Lui è nato in una famiglia senza alcuna ricchezza materiale, senza nessun nome sociale. Se però lo si ascolta, lo si osserva in ogni sua azione e lo si contempla dalla più pura fede nel Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe, si scoprirà che le apparenze presso il Signore non contano. Presso Dio vale il cuore. Ma Davide stesso, il grande antico Re, non era stato scartata dal padre? Samuele non si era lasciato ingannare dalle apparenze?

Samuele fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare Sammà e quegli disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e andò a Rama (Cfr. 1Sam 16,1-13).

Se poi andiamo a ripassare un po’ la Storia Sacra, Sara era sterile e avanzata negli anni. Anche Rebecca era sterile. Giuseppe un giovane venduto dai suoi fratelli e nelle prigioni del faraone. Mosè aveva ottant’anni quando il Signore lo ha chiamato. Ogni suo scelto, quando è stato scelto, era persona semplice. Amos dice di sé che lui era un pastore di pecore e un raccoglitore di Sicomori. Dio non solo chiama. Dio fa. La logica del Signore è sempre una: Lui lavora con la polvere del suolo, con la polvere dell’umanità. Anche Gesù, Dio e Figlio di Dio, non ha lavorato con la polvere del suo popolo? Non ha chiamato quattro pescatori promettendo loro di farli pescatori di uomini? La Vergine Maria non canta nel suo Magnificat che il Signore abbassa i potenti dai troni mentre innalza gli umili? L’umiltà di Gesù è a suo favore, non contro di Lui. Nella sua povertà, pochezza mondana, umile origine, Dio può manifestare tutta la sua potenza e la sua gloria. Ma è Dio che opera tutto in Lui. Questa, solo questa è la verità che nasce dalla fede nel Dio dei Padri. Questa è anche la verità che viene a noi da tutto l’Antico Testamento. Anche se gli abitanti di Nazaret non sanno che Lui è il loro Dio, per purissima logica di fede devono confessare che Lui è da Dio, viene da Lui.

Terminate queste parabole, Gesù partì di là. Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Quando nell’uomo scompare la logica della fede, per logica della stessa fede si deve confessare che cammina secondo la carne e non secondo lo Spirito Santo. La stessa verità va affermata per coloro che non agiscono secondo la logica della ragionevolezza umana. Anche costoro sono guidati dalla carne e non dallo Spirito del Signore. Gesù ha fatto opere che nessuno mai ha fatto. Se i maghi d’Egitto, per logica umana, sono giunti a confessare che Mosè agiva con il dito di Dio, perché non si confessa che anche in Gesù Dio agisce con la sua onnipotenza? Quando questo non accade è segno che la verità viene soffocata dall’ingiustizia. Vale anche per noi. Noi non stiamo soffocando la purissima verità di Cristo Signore con ingiustizia e malizia grande?

Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che i cristiani soffochino la verità di Gesù. 

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