IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

Immagine correlata

Ger 3,6a.19-25; Sal 85; Zc 2,10-17; Mt 12,33-37

GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE

Per una parola detta dal serpente alla donna nel giardino dell’Eden, fu commessa la prima disobbedienza. Per un’altra parola detta dalla donna all’uomo, l’umanità entrò in una storia di morte che non finirà neanche con la fine del mondo, perché per molti essi si trasformerà in morte eterna. Una sola parola salva il mondo e una sola parola lo distrugge. Una sola parola lo eleva e una sola parola lo deprime. Tutto è dalla parola. San Giacomo mette in guardia i cristiani sull’uso della lingua. Gesù vuole che il nostro parlare sia sempre essenziale. Il di più viene dal Maligno e produce danni infiniti.

Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo: tutti infatti pecchiamo in molte cose. Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota. Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.

Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dall’uomo, ma la lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. Dalla stessa bocca escono benedizione e maledizione. Non dev’essere così, fratelli miei! La sorgente può forse far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? Può forse, miei fratelli, un albero di fichi produrre olive o una vite produrre fichi? Così una sorgente salata non può produrre acqua dolce (Gc 3,1-12). Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno (Mt 5,33-37).

Altra verità annunziata da Gesù ci rivela che se il cuore è cattivo anche la lingua sarà cattiva, mentre se il cuore è buono, anche la lingua sarà buona. La parola è il frutto del cuore. Se esaminiamo tutte le opere della carne – Fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere (Gal 5,29-21) – la maggior parte sono tutti frutti della lingua. Lingua cattiva, cuore cattivo. Se vogliamo purificare la lingua, dobbiamo purificare il cuore. Il cuore uno solo lo può purificare: lo Spirito Santo, che è dono di Cristo Gesù. Si crede in Cristo, ci si immerge nel fuoco dello Spirito Santo, si rimane in Lui, rimanendo in Cristo, si rimane in Cristo dimorando nella sua Parola e il cuore rimane puro e da esso escono parole pure. Nessuno pensi di dire parole sante, vere, giuste, operatrici di bene, se il cuore è impuro, immondo, perché l’uomo è impuro.

Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. L’uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose cattive. Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».

Gesù lo rivela in pienezza di verità. Di ogni parola che esce dalla nostra bocca dobbiamo rendere conto a Signore, quando ci presenteremo davanti a Lui per essere giudicati. Oggi possiamo dire fiumi di parole contro Cristo Gesù, possiamo anche rinnegarlo come nostro Salvatore e Redentore, possiamo escludo da ogni relazione tra l’umanità e Dio. Ognuno sappia che di ogni Parola sarà convocato in giudizio.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che nessuna parola contro Cristo sia proferita da noi. 

RICERCA NEL SITO

Search