IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

Die Heilige Cecilia

Ger 2,1-2b.12-22; Sal 73; Am 8,9-12; Mt 9,16-17

GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE

Quando il Signore ha creato l’uomo gli ha anche consegnato l’otre nel quale vivere per tutti i giorni della sua vita. Quest’otre era il suo comando di amore. Mangiare di tutti gli alberi del giardino, compresi i frutti dell’albero della vita, astenersi dal mangiare i frutti dell’albero della conoscenza del bene e del male. Lui mai potrà conoscere il male nella sua carne. Se mangia il male, se conosce il male, il male lo farà morire. Il veleno del male sempre uccide, sempre provoca la morte. Eva cambiò otre. Dall’otre della Parola di Dio passò nell’otre della parola di Satana. Anche Adamo cambiò otre. Dall’otre della Parola del suo Signore passò alla Parola di Eva. Per l’uomo e per la donna il passaggio è stato dall’otre della vita all’otre della morte. Il Signore, dopo aver liberato il suo popolo dall’otre della schiavitù in terra d’Egitto, diede ad esso un otre di libertà, benedizione, vita nel quale il suo popolo avrebbe dovuto rimanere, abitare, per conservarsi in vita, per vivere da popolo libero nella Terra Promessa, anche questo, otre del Signore, otre di libertà e di pace. L’otre della vita è ancora una volta la Parola del Signore, data all’uomo sotto forma di Dieci Comandamenti, scritti con il dito di Dio su due tavole di pietra, per indicare l’immortalità della sua Parola, della Legge data all’uomo da osservare. Ma l’uomo non volle abitare in quest’otre di Dio.

Al tempo di Gesù gli otri erano tanti. Possiamo dire che ognuno si era fabbricato il proprio. Erano però tutti otri senza la Parola del loro Dio e Signore. Ecco allora l’otre della santità dei farisei, l’otre della falsa dottrina degli scribi, l’otre del governo dal pensiero dell’uomo dei sacerdoti, l’otre della stoltezza e dell’insipienza degli anziani. Il Vangelo, più che un Museo, mette bene in evidenza tutti questi otri in modo che ogni visitatore possa esaminarli con cura e cogliere le specifiche differenze. Una cosa accomuna tutti questi otri: l’assenza di ogni vera Parola di Dio. Anche la Legge di Mosè è assente da essi. Sono otri che contengono la tradizione degli uomini. Essi sono stati formati ponendo ogni attenzione affinché nessuna Parola di Dio fosse in essi. Non sono pertanto l’otre donato da Dio. Sono otri che vengono dal cuore degli uomini.

Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

Viene Gesù sulla nostra terra. Porta l’otre purissimo della Parola del Padre suo nella purezza assoluta della sua verità, luce, misericordia, carità, speranza, santità. La purezza è così alta che mai in eterno si potrà aggiungere altra luce, altra verità, altra carità, altra misericordia, altra speranza. Il mondo religioso nel quale Lui vive cosa gli chiede? Che metta l’otre della sua Parola negli otri della loro tradizione, dei loro pensieri, della loro santità, della loro giustizia. Se Gesù avesse messo il suo otre nell’otre vecchio, di peccato, del mondo religioso nel quale viveva, sarebbe stata la morte del suo Vangelo. Lui non cadde in questa tentazione. Ha conservato il suo otre immacolato, puro, santo, vero, nella piena giustizia secondo la volontà del Padre.

Oggi i figli della Chiesa sono fortemente tentati. Qual è la loro tentazione? Non è quella dell’idolatria. Questa è un frutto. Non è quella dell’immoralità. Anche questa è un frutto. La tentazione è quella di cambiare otre. Siamo tutti tentati ad abbandonare l’otre della Parola di Dio, sostituendolo con l’otre del pensiero degli uomini. L’otre della purissima fede nella Parola va sostituito con l’otre delle moderne teologie, che in verità teologie non sono, perché sono spesso solo apologie in favore del peccato, della trasgressione, della disobbedienza alla Parola. Pur essendo la tentazione verso tutti, oggi nessuno escluso, spetta ad ogni singolo discepolo di Gesù mettere in atto tutte quelle strategie di sapienza nello Spirito Santo al fine di non cadere mai in questa triste e subdola tentazione. Se cambiamo otre è la nostra fine. Da testimoni della Parola della salvezza ci trasformeremo in datori agli uomini di parole di morte.

Madre di Dio, Angeli, Santi non permettete che cambiamo otre. Mai.

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