IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ger 1,4-10; Sal 73; Ab 1,1; 2,1-4; Mt 4,18-25

LUNEDÌ 19 NOVEMBRE

Nell’Antico Testamento la benedizione promessa veniva portata nella storia dalla discendenza di Abramo per generazione secondo la carne. L’uomo è necessario a Dio per la salvezza dell’uomo. Nel Nuovo Testamento la benedizione, divenuta per il mondo intero salvezza, redenzione, rigenerazione, vita eterna in Cristo Gesù, nel dono dello Spirito Santo, è portata nella storia da persone scelte da Gesù Signore, alle quali Lui consegnerà se stesso, perché, con la potenza, la saggezza, l’intelligenza dello Spirito Santo, ogni uomo lo potrà fare suo nella fede nella sua Parola, nel suo Vangelo. Poiché questi uomini dovranno dare al mondo tutto Cristo, nella pienezza della sua verità e grazia, luce e vita, giustizia e carità, fede e speranza, perfetta santità, essi tutto devono conoscere del Signore Gesù e per questo vengono chiamati all’inizio del suo ministero messianico. Oggi Gesù inizia la sua missione di salvezza e oggi Lui chiama quanti dovranno in Lui, con Lui, per Lui, domani portare Lui e darlo a tutte le genti.

Cristo Gesù non chiama gli Apostoli per portarli in un’aula di scuola al fine di ammaestrarli leggendo loro la Scrittura e spiegando di essa ogni parola. Lui non è Maestro come tutti gli altri. Lui chiama i discepoli, con essi va incontro ad ogni uomo e dinanzi ad ogni uomo mostra loro come si vive la Parola del Padre suo. Alla fine li porta sul monte Golgota e gli mostra come la Parola si vive da crocifissi dalla cattiveria e dalla malvagità della creatura. Così Gesù mostra ad ogni suo discepolo che sempre, ovunque, di notte e di giorno, in ogni circostanza, favorevole o sfavorevole, buona o cattiva, di luce o di tenebre, di gioia o di sofferenza, sempre la Parola può essere vissuta. Lui l’ha messa tutta in pratica con pronta obbedienza. Anche loro la possono mettere in pratica con immediata obbedienza. Questo si compirà in loro quando saranno riempiti di potenza dall’alto, cioè quando lo Spirito Santo si poserà su di essi e li trasformerà nell’anima, nello spirito, nel corpo, nei pensieri, nella volontà, in ogni parte del loro essere. Fino a quel momento possono solo osservare e ascoltare Gesù.

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Chi ha il posto di Cristo nella comunità dei credenti in Lui – Papa, Vescovi, Sacerdoti – deve, come Gesù, non solo chiamare altri uomini per consegnare loro Cristo Signore per portarlo nel mondo e darlo ad ogni uomo, ma anche mostrare ad essi come il Vangelo si vive in ogni momento e circostanza della vita, dinanzi ad ogni uomo, in ogni relazione sia di luce che di tenebre, sia di gioia che di tristezza. Se chi ha il posto di Cristo non mostra nella sua perfezione la Parola vissuta, la Parola che lui dice manca di ogni forza di convincimento e di attrazione. Una parola che non diviene storia di luce e di santità non è verità. L’apostolo del Signore invece può vivere solo la Parola della luce e della verità. Chi deve continuare la sua missione vede la Parola che è trasformata in opera e crederà che ogni trasformazione sarà possibile. È questo il motivo che spiega il fallimento della formazione dei futuri missionari di Gesù. La loro formazione spesso è affidata a gente capace solo di spostare parola da un libro ad un altro libro. Ma la formazione nella conoscenza di Cristo non viene dai libri. Essa viene dal cuore dell’apostolo che già dona Cristo in pienezza di verità e luce. Se l’apostolo non farà veri pescatori di uomini, il fallimento della consegna di Cristo sarà inevitabile.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che Cristo sia donato secondo purezza di verità. 

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