IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ap 20,10; Sal 148; Mt 24,42-44

LUNEDÌ 12 NOVEMBRE

Quando il Signore verrà per chiudere sulla nostra vita il sipario della storia e condurci nell’eternità dovrà trovarci vestiti e non nudi. Se siamo senza vestiti non si entra nel suo Paradiso. Saremo condannati alla perdizione eterna, immersi in un dolore infinito, in una pena che brucia, ma che non consuma. Nessun dolore è paragonabile alla sofferenza dell’inferno. Per un misero istante di follia, abbiamo perso l’eternità di gioia. Il Libro dell’Apocalisse rivela che il vincitore sarà vestito di vesti e sarà pronto per entrare e gustare l’eternità beata. Ma qui siamo nella fede, non nella visione.

All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi: “Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto. Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni. Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap 3,1-6).

Quali sono le bianche vesti che sempre dobbiamo indossare per essere trovati pronti per entrare nel regno eterno del Signore nostro Gesù Cristo? Le vesti bianche che sempre dobbiamo indossare sono le tre virtù teologali della fede, speranza e carità assieme alle quattro virtù cardinali della giustizia, prudenza, fortezza, temperanza. Con queste virtù possiamo vivere tutto il Vangelo e così rivestirci di Cristo Gesù, divenendo corpo del suo corpo e vita della sua vita. Se quando la morte verrà, saremo in Cristo, di sicuro si aprono per noi le porte della vita. Se saremo morti a Cristo, fuori dal suo corpo, tagliati dalla sua vera vite, allora per noi il posto sarà l’inferno eterno. L’escatologia biblica mai, in nessuna pagina della Scrittura, né dell’Antico e né del Nuovo Testamento, parla di sola tenda di Dio, di sola risurrezione gloriosa, di solo Paradiso. La via che conduce alla tenda santa è il rispetto e l’obbedienza alla Legge dell’Alleanza. Non si rispetta questa Legge, dalla benedizione si ritorna nella maledizione, dalla luce nelle tenebre, dall’amicizia con Dio all’inimicizia. Ma noi non crediamo che il Signore possa essere fedele ad ogni sua Parola. Ma forse oggi, quanti non obbediscono alla sua voce non sono nell’inferno del peccato e della morte? Non sono nella perdizione e nel fuoco di un dolore senza fine? Non sono nelle tenebre della mente e del cuore? Sarebbe sufficiente leggere la storia per comprendere che fuori dalla Parola non regna la benedizione, ma la maledizione, non c’è vita, ma morte.

Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

La nostra vera casa è l’eternità. Se non siamo vigilanti, il ladro, che è il diavolo, non prende le nostre cose, prende noi, toglie noi dalla casa del cielo per portarci nella sua spelonca di morte eterna. Si è vigilanti in un solo modo: abitando sempre nelle sante virtù, nella Parola, in Cristo Gesù. Se lui riesce a trarci fuori e in quel momento in cui siamo fuori della grazia e della luce viene la morte, si passerà all’istante nella morte eterna. Oggi questa verità è stata dichiarata nulla, cancellata da vocabolario teologico, radiata dalla Scrittura Santa. Alla sera della vita per tutti vi è il Paradiso. Qual è la sola conclusione logica possibile? O vigiliamo o non vigiliamo, il risultato è lo stesso: la vita eterna. O siamo crocifissi o siamo crocifissori la fine eterna è una sola: il Paradiso. Basta questa sola introduzione di pensiero umano, e tutto il Vangelo di colpo viene dichiarato non più Parola di Dio. Una sola goccia di veleno dona la morte ad un uomo. Una sola goccia di falsità dona la morte a tutto il Vangelo. Gesù non pensa così.

Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che il Vangelo di Gesù sia reso vano. 

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