IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

Immagine correlata

Is 49,1-7; Sal 21; Fil 2,5-11; Lc 23,36-43

DOMENICA 11 NOVEMBRE

Lo Spirito Santo si serve di Pilato per indicare al mondo chi è quel Crocifisso. Lui è il Re dei Giudei. Non però re alla maniera degli uomini, ma il Re promesso a Davide e che viene per dare compimento a tutte le promesse fatte dal Padre nei secoli passati, ad iniziare dalla prima promessa, o protovangelo annunziato da Dio al serpente. Lui è il Re, il Servo Sofferente del Signore delle profezie di Isaia. Il Re, il Giusto Perseguitato delle profezie dei Salmi, Il Re, il Trafitto per amore. Il Re, l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Il Re, il Figlio di Dio, che viene tolto fuori dalla vigna e ucciso. Il Re, la pietra scartata dai costruttori che è posta a testata d’angolo. Il Re, il Profeta, il Sacerdote che offre al Padre il suo corpo in sacrificio e in olocausto di espiazione delle nostre colpe. Non c'è Parola di Dio che non si compie in questo istante.

Dinanzi al Re del cielo e della terra passa ora l’umanità. Soldati che pensano che la storia sia nelle loro mani. Scribi e farisei che credono di avere il posto di Dio sulla terra, ma senza alcun governo da parte del Signore. Ogni altro uomo passa dinanzi a Lui. È però un passaggio sterile, vano, perché non produce alcuna conversione. Il peccato li ha talmente accecati da non vedere in quel Re Crocifisso la sorgente della loro salvezza eterna. Anche il mondo dei condannati dagli uomini, perché giudicati malfattori, inchiodato come Lui sulla croce, passa dinanzi al suo volto. Uno lo insulta. Quasi lo sfida. Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi. In cosa consiste la salvezza? Nello scendere dalla croce. Tu scendi e fai scendere anche noi. Siamo salvi. Ma Gesù non è venuto per scendere dalla croce, per liberare dalla croce, ma per insegnare come si sta su di essa, inchiodati per sempre, fino alla morte.

Un altro crocifisso prende le difese del Re Crocifisso. Proclama dinanzi al mondo la sua giustizia. Lui non soffre perché ladro, assassino, malfattore, ingiusto. Lui soffre a causa della giustizia. Lì è stato messo in croce perché con la sua luce, verità, amore, misericordia, Parola di vita eterna ha messo in crisi tutte le parole degli uomini dichiarandole false. Lui, Re di luce, ha svelato le tenebre degli uomini. Lui, Re di santità, ha manifestato tutta la potenza ottenebrante del peccato degli uomini. Lui è il Re giusto, santo, innocente, immacolato, non ha mai conosciuto il peccato. Se Lui è questo Re, di sicuro la croce è la via perché Lui entri in possesso del suo regno. Quale occasione più grande che chiedere a Lui una grazia? Il pensiero subito si trasforma in preghiera: Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno. La supplica viene subito esaudita: “In verità io ti dico: oggi con me sarai in paradiso”. È la salvezza eterna.

Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

Il nostro Re è diverso da ogni altro re di questo mondo. I re della terra promettono ai loro sudditi la liberazione da ogni croce. Ma questa è solo falsità e menzogna. Loro sono uomini. Non possono dare nulla. Non sono padroni neanche del loro alito di vita. Gesù non promette la liberazione dalla croce, ma chiede ad ogni uomo di portare la sua croce, mostrando però Lui stesso come la croce si porta e su di essa ci si lascia crocifiggere. La croce dell’obbedienza a Dio portata con amore è la sola via che conduce alla vita eterna. Il ladrone non chiese di scendere dalla croce. A lui essa era dovuta. Chiese invece di poter entrare dopo la croce nel regno di Dio. Non chiede altro.

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a vedere dalla nostra croce il Re della vita eterna. 

RICERCA NEL SITO

Search