IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ap 18,1-8; Sal 13; Gv 8,12-19

MERCOLEDÌ 7 NOVEMBRE

È giusto chiedersi: Come si conosce il Padre? Conoscendo la Parola rivelata del Padre. Poiché la Parola il Padre l’ha rivelata nel corso di ben mille e ottocento anni, aggiungendo verità a verità e rivelazione a rivelazione, una sola verità non è la verità di Dio, un profeta non è la verità di Dio, un Salmo non è la verità di Dio, un Libro Sapienziale non è la verità di Dio. È vero che nei primi tempo l’adulterio era punito con la morte. Ma anche altri peccati erano puniti con la morte. Poi il Signore ha dato a tutti la possibilità del pentimento. Prima ha mandato il diluvio sulla terra, ma poi ha promesso che mai più avrebbe sommerso la terra con le acque. Lui non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva. Il Padre si conosce se si conosce il suo cuore.

Chiunque maledice suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maledetto suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui. Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno esser messi a morte. Se uno ha rapporti con una moglie di suo padre, egli scopre la nudità del padre; tutti e due dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro. Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a morte; hanno commesso una perversione: il loro sangue ricadrà su di loro. Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro. Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un’infamia; si bruceranno con il fuoco lui e loro, perché non ci sia fra voi tale delitto. L’uomo che si accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia. Se una donna si accosta a una bestia per accoppiarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte: il loro sangue ricadrà su di loro. Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei e lei vede la nudità di lui, è un disonore; tutti e due saranno eliminati alla presenza dei figli del loro popolo. Quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella: dovrà portare la pena della sua colpa (Dt 20,9-17).

Ma se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d’Israele? Io non godo della morte di chi muore. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e vivrete (Cfr. Ez 18,1-32).

Conosce il Padre non chi cammina con la Legge del Levitico, ma chi osserva la Legge di Ezechiele. Il Signore dona il suo perdono a chi si converte e torna nella sua Parola.

Di nuovo Gesù parlò loro e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».

Una donna è stata colta in flagrante peccato di adulterio. Gesù non l’ha condannata. Lui conosce la volontà di perdono del Padre. I Giudei non conoscono il Padre. Neanche Cristo Gesù possono conoscere. Lui è solo e sempre dalla volontà del Padre. La Parola di Gesù è sempre dal cuore del Padre, mai dal suo, e dallo Spirito Santo

Madre di Dio, Angeli, Santi, dateci una conoscenza purissima di Cristo Gesù. 

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