IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ap 3,7-13; Sal 23; Lc 8,1-3

VENERDÌ 26 OTTOBRE

Ogni Parola del Vangelo è rigorosamente vissuta da Gesù. Lui si dedica tutto al servizio del Padre per l’annunzio e la manifestazione della bellezza del regno di Dio. Il Padre suo, che nutre gli uccelli dell’aria e veste i gigli dei campi, lo assiste, ispirando alcune pie donne perché si mettano a disposizione sua e dei discepoli per le poche cose materiali di cui essi avevano bisogno. Gesù lavora per il Padre, il Padre lavora per Gesù. Quando l’uomo rispetta il contratto d’ingaggio, sempre il Padre lo rispetterà.

Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena (Mt 6,25-34). .

San Paolo, quando si trova in ambienti difficili, delicati, pronti a dire parole vane, sa come badare a se stesso, senza essere di peso ad alcuno. Ma è sempre il Signore che gli manda le persone giuste perché lui possa lavorare con le sue mani. Cambia la forma dell’aiuto del Padre, ma il Padre è sempre con Lui per il suo sostentamento.

E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? Chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge? Io non dico questo da un punto di vista umano; è la Legge che dice così. Nella legge di Mosè infatti sta scritto: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si prende cura dei buoi? Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara, deve arare sperando, e colui che trebbia, trebbiare nella speranza di avere la sua parte. Se noi abbiamo seminato in voi beni spirituali, è forse gran cosa se raccoglieremo beni materiali? Se altri hanno tale diritto su di voi, noi non l’abbiamo di più? Noi però non abbiamo voluto servirci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per non mettere ostacoli al vangelo di Cristo. Non sapete che quelli che celebrano il culto, dal culto traggono il vitto, e quelli che servono all’altare, dall’altare ricevono la loro parte? Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunciano il Vangelo vivano del Vangelo. Io invece non mi sono avvalso di alcuno di questi diritti, né ve ne scrivo perché si faccia in tal modo con me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierà questo vanto! Infatti annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo (Cfr. 1Cor 9, 1,27).

I missionari del regno, se vogliono il sostegno del Padre, devono sempre rispettare il contratto di lavoro. Loro si dedicano ad annunziare Cristo Gesù e il suo Vangelo. Il Padre si dedica a provvedere a quanto serve loro quotidianamente per vivere.

In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Quando il missionario di Cristo Gesù si lascia conquistare il cuore per le cose di questo mondo, attesta che è caduto nella fede, non compie la missione, si è abbandonato ai vizi. Avendo lui strappato il contratto, Dio è libero da ogni impegno assunto.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni missionario di Cristo Gesù viva di vera fede. 

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