IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Ap 2,8-11; Sal 16; Mc 6,7-13

MERCOLEDÌ 24 OTTOBRE

La conversione non consiste nel cambiamento di pensieri del nostro cuore con altri pensieri attinti dal cuore di un altro uomo. Questa mai potrà dirsi conversione. Nell’Antico Testamento la conversione è il passaggio dal pensiero dell’uomo al pensiero di Dio, dalla disobbedienza alla Legge alla sua obbedienza, dall’idolatria all’adorazione dell’unico Dio vivo e vero. Fuori della Legge non esiste la conversione.

O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri (Is 55,1-8).

Nel Nuovo Testamento la conversione è il passaggio necessario, essenziale, da Mosè a Cristo, dai Profeti a Cristo, dalla Legge a Cristo, da Dio a Cristo. Ci si converte a Cristo, alla sua Persona e alle sue opera, al suo insegnamento e ad ogni Parola uscita dalla sua bocca. Se non viene operato questo passaggio necessario, non c’è conversione. Anche i pagani, se vogliono convertirsi, devono abbandonare i loro idoli vani e accogliere Cristo Gesù come loro via, verità, vita, grazia, luce, redenzione, salvezza, risurrezione, pace, ristoro. Senza accoglienza di Cristo come vita della nostra vita, non c’è conversione. Non ci si converte al bene, ma a Cristo Signore.

Di nuovo disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite» (Gv 8,21-29).

Non ci si converte ad una moralità nuova, anche se alta, altissima, Ci si converte a Cristo, alla sua verità di Figlio Unigenito del Padre, di Verbo Incarnato, di unico Mediatore, Salvatore, Redentore dell’umanità, di unico datore della verità che ci fa veri e della grazia che si santifica, dello Spirito Santo che ci guida sulla via di Dio.

Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Se pensiamo che oggi i discepoli di Gesù non predicano più la conversione a Cristo, necessaria per non morire nei nostri peccati, allora la crisi della fede è tremendamente seria. Cristo è la nostra fede. Senza Cristo il Vangelo non ha alcun valore. È Cristo il nostro Vangelo ed è in Cristo, nel suo corpo, che esso si apprende e si vive.

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a porre Cristo come principio della nostra fede. 

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