IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Es 40,16-38; Sal 95; Eb 8,3-6; Gv 2,13-22

SABATO 20 OTTOBRE

Era missione dei veri profeti purificare il culto. Rivelare al popolo del Signore cosa è vero culto, separandolo dal falso, era loro particolare obbligo. La verità del culto è verità della fede ed è verità di Dio. La falsità del culto è falsità della fede ed è idolatria. Comandamenti, Parola, Voce di Dio, Culto, Obbedienza devono essere una cosa sola.

Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all’operaio, contro gli oppressori della vedova e dell’orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli eserciti (Mal 3,1-5).

Gesù è vero profeta del Dio vivente. Anche Lui ha la missione di purificare il culto. Lui viene per portare ogni cuore nella più pura parola del Signore. In quanto vero profeta, Gesù non deve dare nessun segno. Deve fermarsi solo alla Parola. Se quanto dice si avvera, Lui è vero profeta. Se non si avvera, lui attesta di essere un falso profeta. Dobbiamo confessare che ogni Parola detta da Gesù nel presente si è sempre avverata sotto gli occhi dei Giudei. Lo testimoniano tutti i miracoli da lui fatti.

Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”. Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”. Forse potresti dire nel tuo cuore: “Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?”. Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore. Il profeta l’ha detta per presunzione. Non devi aver paura di lui (Dt 18,15-22).

Ma anche la Parola detta sul futuro si è tutta avverata. Lui ha detto che sarebbe morto per crocifissione ed è stato crocifisso. Ha detto che sarebbe risorto il terzo giorno ed è risorto. Ha detto che la sua Parola rimane in eterno e così ogni giorno avviene. La sua Parola è purissima verità. Compie ciò che dice. Le altre parole sono falsità.

Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Dopo che il segno della morte per crocifissione e per risurrezione si è compiuto, nessuno può dubitare sulla verità di Cristo Gesù. Se qualcuno dubita si compirà per lui la Parola della profezia. Dio mai ha parlato invano e neanche Gesù. Essendo Gesù vero profeta – vale per noi cristiani – ogni sua Parola è purissima verità. Va ascoltata.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci ascoltatori di Gesù, vera, unica Parola di vita eterna. 

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