IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Is 43,10-21; Sal 120; 1Cor 3,6-13; Mt 13,24-43

DOMENICA 14 OTTOBRE

Non esiste un solo luogo sulla terra in cui non è possibile seminare la zizzania. Sappiamo che Lucifero l’ha seminata nel cielo e ha raccolto abbondanti frutti. Un terzo degli Angeli li ha trascinati con sé nel buio eterno. Per invidia contro l’uomo, anche nel giardino dell’Eden ha seminato la zizzania e ha condotto tutta l’umanità nella morte. Le tribù d’Israele escono dall’Egitto. Anche nel deserto Satana ha seminato la zizzania in questo campo benedetto. Il Signore è intervenuto in modo diretto perché la zizzania non divorasse altri uomini. La terra si è aperta e ha inghiottito questi seminatori di male. Severo monito per ogni diffusore del male in mezzo al popolo.

Mosè disse: «Da questo saprete che il Signore mi ha mandato per fare tutte queste opere e che io non ho agito di mia iniziativa. Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, il Signore non mi ha mandato. Ma se il Signore opera un prodigio, e se la terra spalanca la bocca e li ingoia con quanto appartiene loro, di modo che essi scendano vivi agli inferi, allora saprete che questi uomini hanno disprezzato il Signore». Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si squarciò sotto i loro piedi, la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutti i loro beni. Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero dall’assemblea. Tutto Israele che era attorno a loro fuggì alle loro grida, perché dicevano: «La terra non inghiottisca anche noi!» (Cfr. Num 16,1-36).

Sapendo che tutti possiamo essere trasformati in erba cattiva in ogni tempo e in ogni luogo, ognuno ha l’obbligo di vigilare perché rimanga sempre buon grano. Se si trasforma in zizzania, sa quale sarà la sua fine: il fuoco eterno nelle tenebre.

Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”». Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».

Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo. Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!

Oggi non si crede più in questa Parola di Gesù. Non esiste più la zizzania e neanche i seminatori di essa. Non c’è distinzione né differenza tra bene e male, santità e peccato, crocifissi e crocifissori. Non esiste il fuoco eterno. Viviamo tutti in una guerra di ignoranza e di confusione. Tutto è indistinto e uniformato. Non esiste differenza tra pensiero di Dio e pensiero degli uomini. Senza fede nella Parola, la verità scompare.

Madre di Dio, Angeli, Santi, riportate la vera fede nella Parola nel cuore dei cristiani.

 

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