2Tm 4,9-18.22; Sal 140; Lc 21,34-38
VENERDÌ 12 OTTOBRE
Il cristiano ha un solo obbligo da rispettare, un solo impegno da vivere. Una volta entrato nella Parola, deve crescere e camminare in essa senza mai voltarsi indietro, sapendo che la tentazione si presenterà a Lui sotto mille forme al giorno anche di un bene più grande, universale, necessario, irrinunciabile. Il cristiano questo deve sapere: anche se la salvezza del mondo, di tutta l’umanità, dipendesse da una disobbedienza al comando ricevuto da Dio, lui deve lasciare il mondo che perisca, ma rimanere saldo nel comando ricevuto. Il mondo che perisce nella sua disobbedienza perirà ugualmente. Pensare di poterlo salvare è solo tentazione. Con la sua obbedienza, invece, il Signore lo salva, lo redime, lo conduce nella vita. La salvezza è solo dall’obbedienza. San Paolo mette in guardia i Corinzi che la seduzione di Satana è così sottile da riuscire a sedurre ogni uomo. Per questo si deve vegliare pregando.
Se soltanto poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo. Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi superapostoli! E se anche sono un profano nell’arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi. O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio?
Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire. Cristo mi è testimone: nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acaia! Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio! Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano. Questi tali sono falsi apostoli, lavoratori fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce. Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere (2Cor 11,1-15).
Perché si deve vegliare in ogni momento pregando? Perché la luce per vedere le insidie di Satana viene solo dallo Spirito Santo. È lo Spirito della verità, della luce, del discernimento, della netta separazione tra il bene secondo Dio e il bene secondo Satana. La prima tentazione dei discepoli di Gesù non è quella di passare dal bene al male, bensì quella di passare dal bene secondo lo Spirito Santo al bene secondo lo spirito del male. Oggi è questa la tentazione che sta mandando in rovina tutto l’edificio della Chiesa. Facciamo il bene, ma non quello secondo Dio, bensì quello che ci suggerisce Satana. Facendo il bene di Satana e non quello secondo Dio, operiamo perché tutta l’umanità passi dalla luce alle tenebre e dalla verità nella grande falsità.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». Durante il giorno insegnava nel tempio; la notte, usciva e pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi. E tutto il popolo di buon mattino andava da lui nel tempio per ascoltarlo.
In più la preghiera è anche chiedere allo Spirito Santo, che è Spirito di fortezza, ogni forza per rimanere nella Parola, anche dinanzi alle più atroci sofferenze e ad ogni forma di martirio. Senza la grazia di Dio il male fisico e morale mai si potrà superare.
Madre di Dio, Angeli, Santi, venite in nostro soccorso e custoditeci nella Parola.