IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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1Pt 1,1-12; Sal 144; Lc 15,8-10

LUNEDÌ 3 SETTEMBRE

Nella fede biblica vi è il pensiero di Dio, divinamente bello, e c’è il pensiero dell’uomo, che prende il posto di Dio e decide in suo nome e con la sua autorità. Il pensiero dell’uomo è diabolicamente triste, operatore di infinita tristezza. Leggiamo il pensiero di Dio, così come è contenuto nel Libro del profeta Ezechiele. È un pensiero di speranza.

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, parla ai figli del tuo popolo e di’ loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende uno di loro e lo pone quale sentinella e questi, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona il corno e dà l’allarme al popolo, se colui che sente chiaramente il suono del corno non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. Aveva udito il suono del corno, ma non vi ha prestato attenzione: sarà responsabile della sua rovina; se vi avesse prestato attenzione, si sarebbe salvato. Se invece la sentinella vede giungere la spada e non suona il corno e il popolo non è avvertito e la spada giunge e porta via qualcuno, questi sarà portato via per la sua iniquità, ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. Tu, figlio dell’uomo, annuncia alla casa d’Israele: Voi dite: “I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?”. Di’ loro: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d’Israele?

Figlio dell’uomo, di’ ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e il malvagio non cade per la sua malvagità se si converte dalla sua malvagità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. Se io dico al giusto: “Vivrai”, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette il male, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nel male che egli ha commesso. Se dico al malvagio: “Morirai”, ed egli si converte dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto, rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; nessuno dei peccati commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà. Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: “Non è retta la via del Signore”. È la loro via invece che non è retta! Se il giusto si allontana dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. Se il malvagio si converte dalla sua malvagità e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. Voi andate dicendo: “Non è retta la via del Signore”. Giudicherò ciascuno di voi secondo la sua condotta, o casa d’Israele» (Ez 33,1-20).

Fin dal primo peccato, Dio ha sempre manifestato la volontà di salvare l’uomo. Sempre ha concesso alla sua creatura la possibilità di pentirsi, convertirsi, rientrare nella Legge. L’uomo si impossessa del suo pensiero e della religione, che nasce dalla Parola, dei compartimenti stagni. Chi è stato una volta nella giustizia è sempre nella giustizia, qualsiasi peccato commetta. Si è stato una volta nell’ingiustizia, sarà sempre nell’ingiustizia. Non c’è perdono per lui. Dovrà morire nel suo peccato.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Gesù viene e porta la Parola vera del Padre suo sulla terra. Offre ad ogni uomo la grazia della conversione. Da peccatori si può ritornare ad essere giusti. Da figli delle tenebre, si può divenire nuovamente figli della luce. Anzi aggiunge che nel cielo si fa grande festa, c’è grande gioia per un peccatore che si converte. Tra il pensiero di Dio e i pensieri degli uomini vi è l’abisso eterno. Sarebbe cosa giusta chiedersi: ma noi cristiani simo oggi nei pensieri di Dio, pensieri di Cristo Gesù, pensieri del Vangelo?

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che pensiamo e agiamo solo con i pensieri di Cristo. 

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