IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Dt 11,1-8a; Sal 98; 1Tm 6,11b-16; Gv 14,21-24

SABATO 1 SETTEMBRE

Amare è fare della vita un dono a Colui dal quale vita è stata ricevuta, per creazione, per generazione, per redenzione, per misericordia, per perdono, per sostegno. Le vie e le modalità attraverso le quali la vita si riceve sono tante. Così anche i soggetti da amare sono tanti. Qual è la differenza tra l’amore cristiano e l’amore pagano? Il pagano ama chi lo ama alla maniera suggerita dal suo cuore, dalla sue mente, dalla sua volontà, dal suo istinto. Il cristiano invece ama anche chi non lo ama e ama chi lo ama, non però dal suo istinto, dalla sua volontà, dai suoi pensieri, ma dalla volontà di Cristo Gesù, volontà non pensata, non immaginata, non inventata, non costruita su filosofie della terra, ma volontà rivelata, codificata, scritta, volontà immodificabile, volontà eterna che è il Vangelo, la Parola, così come essa è contenuta nei Libri Canonici.

La vita va data a Dio perché il Signore ne faccia uno strumento di redenzione, salvezza, misericordia, carità, verità, giustizia, pietà per ogni uomo, prima di tutto con l’osservanza dei suoi Comandamenti. Si è nei Comandamenti, nei Dieci Comandamenti, si ama Dio e il prossimo. Non si è nei Comandamenti, non si ama né Dio e né il prossimo. Poiché la vita deve essere necessariamente dono a Dio perché Dio per mezzo di essa ami ogni altro uomo, fuori dei Comandamenti il fine della vita si perde. Dalla verità si entra nella falsità. Il vero fine viene sostituito con una moltitudine di falsi fini. Oggi l’uomo vive con fini di vanità, vizi, peccati, delinquenza, idolatria, immoralità. Il fine dell’uomo è oggi inseguire la carne, lasciandosi schiavizzare da essa. Chi vive nella carne non ama. Mai potrà amare. È fuori del vero fine della vita.

Dai Comandamenti si deve passare alla giustizia superiore. Necessariamente si dovrà entrare nel Discorso della Montagna che è la Legge che rivela chi ama veramente Gesù e chi non lo ama. Questa Legge chiede il dono totale del discepolo di Gesù al Padre, perché il Padre faccia di lui un dono del suo amore di salvezza e di redenzione per il mondo. Per chi vive in questa Legge, si compie quanto Gesù dice di sé nel Vangelo secondo Giovanni: “Il Padre ha tanto amato mondo da dare il suo Figlio Unigenito”. Il Padre ama tanto il mondo da dare per la sua salvezza ogni discepolo di Cristo, che vive però in Cristo, per Cristo, con Cristo. Se siamo fuori di questa Legge non amiamo Gesù perché non osserviamo i suoi Comandamenti. Ma se non amiamo Gesù, siamo anche fuori dell’amore del Padre. Il Padre ama chi ama il Figlio suo.

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

È grande stoltezza affermare che si possa raggiungere la vera salvezza, la vera redenzione, saltando Cristo Gesù e andando noi direttamente al Padre. Cristo Gesù è l’essenza della salvezza del Padre. È la sostanza del suo amore. È il sigillo della sua carità. È l’impronta della sua misericordia. Non esiste né sulla terra e né nei cieli altra essenza di salvezza, altra sostanza di amore, altro sigillo di carità, altra impronta di misericordia. Cristo è l’Assoluto nella salvezza. In Lui si è salvi, con Lui si vive la salvezza, per Lui si raggiunge il cuore del Padre. Si toglie Lui, si rimane nella nostra natura incidentata e ridotta in rottami. Senza Cristo esistono pezzi di umanità, mai potrà esistere la vera umanità, perché Gesù è il Modello divino del vero uomo, a noi dato per trasformarlo in nostra vita, verità, luce, giustizia, santità. Quanti vogliono una religione senza Cristo, vogliono una religione senza la verità dell’uomo. Quanti mettono a lato Cristo mettono a lato la vera umanità. Una cosa è certa. Non vi è nessun uomo che vive il Discorso della Montagna e insegna queste cose. Chi le insegna, è fuori della Legge di Cristo. Chi nega la verità di Cristo, vive nella falsità.

Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che i cristiani disprezzino Cristo.

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