IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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At 6,8-7,2a; 7,51-8,4; Sal 30; 2Tm 3,16-4,8; Gv 15,18-22

MERCOLEDÌ 26 DICEMBRE

Il Libro della Sapienza insegna che non vi sono scuse per quanti agiscono contro la verità della natura. Dalla verità della natura si deve giungere a contemplare la bellezza del suo Autore. Se questo non avviene e si cade nell’idolatria, si è responsabili di ogni peccato che per essa si commette. Il passaggio nell’immoralità è senza alcuna scusa.

Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice. Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce, la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo essi considerarono come dèi, reggitori del mondo. Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi, pensino quanto è superiore il loro sovrano, perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza. Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia, pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati. Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore. Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero, perché essi facilmente s’ingannano cercando Dio e volendolo trovare. Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura e si lasciano prendere dall’apparenza perché le cose viste sono belle. Neppure costoro però sono scusabili, perché, se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano? (Sap 13,1-8).

San Paolo annunzia la stessa verità nella Lettera ai Romani. Quando si cade dalla verità di Dio, soffocando la verità nell’ingiustizia, si è senza alcuna scusa. Di ogni immoralità che si commette siamo passibili di giudizio eterno presso Dio.

Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute. Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen (Rm 1,18-25).

Gesù ha operato una duplice distinzione. Ha separato il peccato contro il Figlio dell’uomo che è perdonabile dal peccato contro lo Spirito Santo che non è perdonabile. Il peccato contro il Figlio dell’uomo è quel peccato che ai suoi tempi, mentre era in vita, commetteva chi non riusciva a vedere in Lui il Figlio di Dio o il Cristo del Signore, pur avendone le prove certe. Per questo è peccato. Il peccato contro lo Spirito Santo lo commetteva invece chi voleva ad ogni costo la sua morte a causa della verità che Lui portava nella storia sul Padre suo e su ogni altra realtà esistente, compresa la Legge e la religione dei padri. Chi commette questo peccato è reo di morte eterna.

Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato.

Quanti odiano senza ragione e poi uccidono sono senza alcuna scusa dinanzi al Signore. Non perché uccidono o perché odiano, ma perché hanno oltrepassato il limite del male. Anche il male ha limiti invalicabili. Si superano, si è rei di morte eterna, perché si cade nel peccato contro lo Spirito Santo. Siamo avvisati. La Scrittura Santa così parla. Gli uomini oggi parlano in modo assai differente. Io credo nella Scrittura.

Madre di Dio, Angeli, Santi, dateci una purissima fede in ogni parola della Scrittura.

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