IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

Immagine correlata

Rut 2,19-3,4a; Sal 17; Est 7,1-6; 8,1-2; Lc 1,57-66

GIOVEDÌ 20 DICEMBRE

L’annunzio dell’Angelo Gabriele a Zaccaria comprende tre compimenti: il concepimento di Giovanni il Battista in Elisabetta, ormai sterile e avanzata negli anni. Elisabetta è divenuta madre. Ha concepito. La prima parola si è avverata. La Vergine Maria porta nella casa di Zaccaria lo Spirito Santo ed Egli, per l’alito di Maria, si versa su Elisabetta e sul bambino. Elisabetta vede in visione profetica il mistero di Maria. Il bambino nel suo grembo viene colmato di Lui. La seconda parola anch’essa si è realizzata. Si compiono i giorni, Elisabetta dona alla luce il bambino. All’ottavo giorno, secondo la Legge, viene circonciso e si chiede al Padre di dare il nome. Zaccaria non può parlare. Chiede una tavoletta e scrive su di essa. “Giovanni è il suo nome”. La terza parola diviene storia. Ora che tutto si è compiuto, secondo l’altra parola dell’Angelo Gabriele Zaccaria potrà parlare. Anche quest’ultima parola diviene realtà, storia.

Da questi eventi dobbiamo imparare che ogni Parola di Dio si compie. Dio ha parlato al serpente e la sua Parola si è realizzata. Ha parlato a Noè e anche quella Parola è storia quotidiana. Ha parlato ad Abramo ed anche questa si è compiuta. Ha proferito tante profezie, promesse, giuramenti riguardo al suo Messia e ogni Parola in Cristo è divenuta storia, realtà, evento. Anche ogni Parola sulla Legge, sui suoi Precetti, Statuti e Comandamenti si è puntualmente compiuta. Lui ha detto che nell’osservanza è la benedizione e la vita, e benedizione e vita sempre ci sono state. Ha anche detto che nella disobbedienza alla Legge non c’è né benedizione né vita, e benedizione e vita mai ci sono state. La benedizione è nei Comandamenti, mai fuori da essi. È verità storica, non metafisica, non ultraterrena. Quanto Dio dice riceve sempre la conferma dalla storia. Se la Parola è vera nella storia, è vera anche nell’eternità.

Viene Cristo Gesù ha proferito moltissime Parola. La storia fino a questo istante non ne ha potuto smentire neanche una, anche se volesse con inganno, neanche lo potrebbe. La Parola di Dio è custodita nel cuore di Dio e nessuno può entrare in esso per trasformarlo, cambiarla, modificarla. Può trasformarla ognuno quando giunge nel suo cuore, ma la storia sempre gli attesterà che la sua non è Parola di Dio perché non produce frutti di vita, bensì di morte. Basta osservare la storia. Anche oggi sarebbe sufficiente leggere bene gli eventi quotidiani e ci accorgeremmo che siamo fuori dalla Parola del Signore. Le moderne Torri di Babele che stiamo innalzando nel mondo proprio questo attestano. Dio e la sua Parola non abitano in noi. Come l’uomo senza Parola vuole rimediare a questa confusione spirituale, madre di ogni altra confusione? Creando nuove Torri e innalzandole fino al cielo, pensando di risolvere ogni cosa.

Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

I vicini vedono la storia che esce dalla sua abitudine di peccato, stoltezza, insipienza, abitudine, routine, ordinarietà, e sono presi da timore. Vedono cioè Dio potentemente in azione nella vita di Zaccaria, Elisabetta, il bambino. Poiché sanno che Dio tutto opera per un fine, una sola domanda è sulla bocca di tutti: Che sarà di questo bambino? Cosa vorrà fare di lui, dal momento che veramente la mano di Dio è su di lui? La storia sempre ci deve interrogare. La religione è storia. La missione è storia.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che nulla della storia di Dio con noi vada perduto.

ULTIME NEWS

RICERCA NEL SITO

Search