IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

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Rut 1,1-14; Sal 9; Est 1,1a-1r.1-5.10.11-12; 2,1-2.15-18; Lc 1,1-17

LUNEDÌ 17 DICEMBRE

Dal primo istante dopo il peccato di Eva e di Adamo nel giardino dell’Eden, Il Signore Dio prende nelle sue mani la salvezza dell’uomo e con un disegno arcano e misterioso la porta a compimento in Cristo Gesù. Se per un solo istante il Signore avesse abbandonato il suo progetto, la terra sarebbe una valle di morte. L’umanità sarebbe sommersa dalla sua malvagità, come avvenne al tempo del diluvio universale. È Lui che salva il mondo per Noè, che trova grazia ai suoi occhi. È Lui che chiama Abramo al quale promette che tutte le nazioni della terra sarebbero state benedette nella sua discendenza. È Lui che manda Mosè a liberare il suo popolo. È Lui che dona a Giosuè lo Spirito di forza e di saggezza perché introduca i figli d’Israele nella Terra Promessa. È Lui che chiama i profeti. È Lui che promette a Davide un regno eterno. È Lui il solo Signore che conduce la storia verso la sua redenzione e salvezza.

Oggi incontriamo nel tempio un sacerdote della classe di Abia che è lì per esercitare il culto, secondo la Legge. È sposato con una donna sterile e anche avanzata negli anni che si chiama Elisabetta. Sono, marito e moglie, persone giuste. Osservano ogni prescrizione e ogni comandamento dato dal loro Dio. Ma non hanno figli, nonostante Zaccaria avesse elevato al Signore ogni preghiera e ogni richiesta. Ogni speranza ormai è persa. Umanamente ormai nessun figlio sarà più possibile generare. Viene l’Angelo Gabriele e cosa annunzia a Zaccaria? Non solo che avrà un figlio, ma anche che questo figlio avrà una missione particolarissima, unica. Lui dovrà preparare la via al Signore e per questo verrà con la potenza e lo spirito di Elia. Non dopo che sarà nato, ma mentre è ancora nel grembo della madre. Dio così si rivela come il solo Signore Onnipotente Creatore della storia, ma anche come il solo Redentore e Salvatore. Il bambino che nascerà dovrà preparare i cuori ad accogliere il Messia.

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.

Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

Mentre l’Antico Testamento si chiude con Giovanni che deve condurre ogni cuore al Cristo che sta per venire, ogni discepolo di Gesù deve preparare i cuori ad accogliere il Cristo Signore che è venuto e ha compiuto l’umana redenzione con l’offerta del suo corpo e del suo sangue sulla croce. Potrà fare questo se ogni giorno crescerà nello Spirito Santo. Giovanni fu colmato di Spirito Santo mentre era nel grembo materno. Il cristiano dovrà perennemente rimanere nel grembo del corpo di Cristo per essere colmato dello Spirito di Dio. Lo Spirito e Cristo Gesù mai operano separatamente e lo Spirito mai fuori del corpo di Cristo. Questa verità deve essere purissima nostra fede.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che rimaniamo sempre nel seno di Cristo, nello Spirito. 

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