IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

Immagine correlata

Ger 3,6a; 6,8-12; Sal 105; Zc 8,1-9; Mt 15,10-20

MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE

Una verità va gridata ad ogni uomo. Quando si esce dalla Legge del Signore da sapienti si diviene insipienti, da intelligenti stolti, da vedenti ciechi. La sapienza è un dono che discende sempre da Dio ed è data all’uomo prima di ogni cosa sotto forma di Legge. La Legge di Dio è la prima essenziale, fondamentale sapienza, in aiuto della quale ogni sapienza ulteriore è data. Chiariamo bene il concetto. La Sapienza è lo Spirito Santo. Per quali fini lo Spirito Santo è donato all’uomo? Perché viva tutta la verità che è nella Parola di Dio. La prima Parola di Dio sono le Due Tavole della Legge. Lo Spirito Santo è dato come sapienza, intelligenza, forza, conoscenza, perché noi vediamo la bellezza della verità della Legge. Ce ne innamoriamo. Facciamo di essa la nostra casa nella quale sempre dimorare. Poi il Signore aggiunge le Beatitudini nella forma del Discorso della Montagna che dona perfezione a tutta la Legge e a tutti i Profeti. Lo Spirito è dato perché entriamo nel mistero più profondo della verità data da Cristo e la amiamo con lo stesso cuore di Cristo che lo Spirito crea in noi. Se però noi non siamo nei Comandamenti, neanche nelle Beatitudini possiamo essere. Ma se non siamo nelle Beatitudini lo Spirito Santo non può condurre nella sublimità del pensiero di Cristo, nel quale è tutto il pensiero del Padre. Usciamo dalla Legge, usciamo dalle Beatitudini, usciamo dallo Spirito Santo. Diveniamo ciechi. Scribi e farisei sono ciechi perché sono fuori della Legge del Signore. Essi sono cultori di tradizioni umane.

La cicogna nel cielo conosce il tempo per migrare, la tortora, la rondinella e la gru osservano il tempo del ritorno; il mio popolo, invece, non conosce l’ordine stabilito dal Signore. Come potete dire: “Noi siamo saggi, perché abbiamo la legge del Signore”? A menzogna l’ha ridotta lo stilo menzognero degli scribi! I saggi restano confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Ecco, hanno rigettato la parola del Signore: quale sapienza possono avere? Per questo darò le loro donne a stranieri, i loro campi ai conquistatori, perché dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Curano alla leggera la ferita della figlia del mio popolo, dicendo: “Pace, pace!”, ma pace non c’è. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. Per questo cadranno vittime come gli altri; nell’ora in cui li visiterò, crolleranno, dice il Signore (Ger 8, 7-12).

Quando un uomo pensa che la Legge del Signore vada sostituita con i precetti della sua mente, allora stoltezza e cecità lo consumano, lo divorano, impediscono che ogni sapienza entri nel suo cuore. Gesù e lo Spirito Santo, Sapienza Eterna, sono una cosa sola. Farisei e scribi lo vogliono uccidere. Può la sapienza uccidere la Sapienza? Solo la stoltezza ha in odio la Sapienza e solo i ciechi negano la luce.

Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!». Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l’uomo. Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l’uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l’uomo».

Gesù invita i suoi discepoli a prendere ogni distanza dalla cecità di scribi e farisei. Essi devono camminare nella luce e per essere luce del mondo, abitare nella sapienza per divenire sale della terra. La saggezza sa che non è il cibo preso con mani non lavate che contamina l’uomo. È invece il cuore pieno di rapine e di iniquità che rende impuro tutto ciò che l’uomo compie. Gesù non è venuto per insegnare agli uomini come si lavano le mani. Lui è stato mandato dal Padre per lavare il cuore dell’uomo con il suo sangue e colmarlo di saggezza nello Spirito Santo. Se il cuore è puro, tutto è puro.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci obbedienti al Vangelo per divenire sapienti in Cristo.

ULTIME NEWS

RICERCA NEL SITO

Search