IL VANGELO DEL GIORNO

Comunità Pastorale Maria SS Regina dei Martiri. Lomaniga, Maresso, Missaglia Arcidiocesi di Milano

Immagine correlata

Mi 5,2-4a; Sal 95; Gal 1,1-5; Lc 2,33-35

LUNEDÌ 31 DICEMBRE

Gesù tutto opera con la potenza, anzi con l’onnipotenza della Parola. La sua non è solo Parola efficace, ma anche Parola rivelatrice della luce più luminosa che avvolge Dio nel suo mistero di verità e carità, Parola risanatrice e consolatrice, Parola che separa con taglio netto, più che spada a doppio taglio il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, il vero dal falso, l’ipocrisia dalla sincerità del cuore, la volontà della conversione da ogni finzione di apparire giusti dinanzi agli uomini. Possiamo dire che non vi è differenza tra la Parola di Gesù e quella del Padre, tra gli occhi di Gesù e gli occhi del Padre. In Gesù opera tutta la potenza del Padre. Così la Lettera agli Ebrei.

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato (Eb 1.1-4).

Per questo bisogna che ci dedichiamo con maggiore impegno alle cose che abbiamo ascoltato, per non andare fuori rotta. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo noi scampare se avremo trascurato una salvezza così grande? Essa cominciò a essere annunciata dal Signore, e fu confermata a noi da coloro che l’avevano ascoltata, mentre Dio ne dava testimonianza con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà (Eb 2,1-4).

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto (Eb 4,12-13).

Dinanzi ad una tale potenza di visione, rivelata con la sua Parola, vi potrà essere un solo cuore che può nascondersi dinanzi a Cristo Gesù. Dinanzi alla sua luce vi sono due soli modi di rispondere: accoglierla e farla divenire propria luce, rifiutarla e ostinarsi nella cecità, che poi sfocia nell’odio e nel proposito omicida al fine di togliere Gesù di mezzo. Gesù non è stato crocifisso per i miracoli che faceva. I miracoli li vogliono tutti. Ciò che nessuno vuole è la Parola che squarcia l’anima e fa uscire fuori tutti il marcio spirituale e morale che è nascosto in essa. Per questo Gesù è detto “segno di contraddizione”. Dinanzi a Lui chi è vero è vero, chi è falso è falso. Chi è ipocrita si rivela nella sua ipocrisia e chi è malvagio attesta la sua malvagità.

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

È questo il motivo per cui oggi Cristo va tolto di mezzo, il suo Vangelo va oscurato, la sua grazia trasformata in pura, sfarzosa ritualità, la sua Chiesa in un’organizzazione senza la Parola, i suoi ministri ufficiali di carte da compilare, ma non più né maestri, né profeti, né pastori, né santificatori del popolo di Dio. La Parola di Cristo rivela tutta l’immoralità, l’idolatria, la falsità, il male che vi è in ogni legge degli uomini e in ogni loro decreto. Manifesta tutto il male che gli uomini compiono contro gli uomini e contro la creazione. Se Cristo viene esiliato nel suo cielo eterno, sulla terra scompare ogni differenza tra luce e tenebre, verità e falsità, morale e immoralità, giustizia e ingiustizia, vero Dio e infiniti falsi dèi o idoli. Il motivo per cui neanche più nella Chiesa si vuole che Cristo Regni con la potenza del suo Vangelo è la luce della sua divina verità. Finché ci sarà un solo cristiano che crede nella Parola di Gesù e l’annunzia, la conversione alla luce potrà essere sempre possibile. Senza la Parola di Gesù la verità si oscura.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani mettano in piena luce la Parola di Gesù. 

ULTIME NEWS

RICERCA NEL SITO

Search